Come Interpretare un’Immagine a Ultrasuoni
L’uso degli ultrasuoni in ostetricia risale agli anni ’50 ed è considerato ancora oggi un regola certo e determinato, non invasivo e relativamente a buon mercato, per monitorare la accrescimento del nascituro. Al giornata d’oggi si possono ottenere immagini senza ritardo effettivo che, analizzate sul monitor da medici esperti, possono fornire informazioni di vitale importanza sullo sviluppo del feto. La lettura di un’immagine ad ultrasuoni è da lasciare ad uno perito però, essendo l’ecografia della 18però e 20però settimana un’esperienza davvero notevole per i futuri genitori, non sarebbe male da parte esse saper interpretare i risultati di un esame tanto importante.
Passaggi
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1Impara la differenza con i colori. Un’ecografia oppure immagine ad ultrasuoni è una fotografia lessato e nero che, almeno al primo espressione, può risultare molto confusa. Una volta capito che il nero è il fluido ed il candido la parte solida, diventa tanto più facile intravedere l’immagine del nascituro.
- Più il insieme è solido, più l’immagine appare bianca agli ultrasuoni; ad esempio, le ossa sono di color grigio chiaro oppure candido e la placenta è nera.
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2Determina l’orientamento dell’immagine.
- In un’immagine longitudinale, la capo della mamma sarà a manca; in un’immagine obliquo, la capo della mamma sarà al cuore.
- Altra cosa da valutare è se il feto è a persona in in basso (collocazione cefalica) oppure ha i piedi rivolti verso il basso (collocazione podalica).
- Osserva la aculeo dorsale per comprendere se il feto è diretto verso manca oppure verso dritta: ciò renderà più facile determinare la collocazione degli organi interni.
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3Riconosci le caratteristiche peculiari del nascituro.
- Il sesso del nascituro può essere riconosciuto a partire dal secondo trimestre. Talora il piccolo non è d’aiuto ed ostacola la visuale con la zampa; in tal caso si deve attendere che si muova oppure che il trasduttore venga posizionato ad una differente angolatura.
- I lineamenti del nascituro sono a sufficienza riconoscibili in questa fase dello sviluppo e si possono annotare le guance, le palpebre, il fiuto, le labbra, il mento e, qualche volta, addirittura i capelli.
- Il battito cardiaco può essere chiaro fin dalle prime sei settimane di sviluppo e rappresenta un’indicazione importanze per istituire lo stato di salute del feto ed altri aspetti legati alla gestazione. Contribuisce anche a istituire l’età gestazionale del feto, aiutando a stimare il periodo buono per la nascita.
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4Prova se ci sono delle anomalie. Nel corso di l’esame, il medico prende le misure del feto per monitorare la taglia e lo sviluppo del nascituro. Già la prima ecografia dà la possibilità di accertare se ci sono delle anomalie strutturali.
- Labioschisi e palatoschisi, patologie cardiache congenite, sindrome di Down, aculeo bifida ed altre anormalità possono essere riscontrate a questo arena dello sviluppo fetale.
- La quantità di fluido amniotico, eventuali anomalie placentari ed altri aspetti legati alla salute del feto e della mamma, come la esistenza di cisti ovariche, possono parimenti essere riscontrate con un’ecografia.
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5È tutto!
Consigli
- Non c’è una legge fissa che stabilisca quante ecografie debba sostenere una femmina gravida. L’esame con la 18però e la 20però settimana sta tuttavia diventando un esame di routine. Spesso i medici ne prescrivono altri in caso di anomalie. Regolarmente, su certe riviste, appaiono articoli sui presunti effetti nocivi degli ultrasuoni, però ciò non è mai stato in concreto provato. Se tutte le donne debbano oppure no sottoporsi a questo tipo di esame è tutt’oggi disciplina di dibattimento e l’ecografia rimane un esame non obbligatorio però sensatamente consigliabile cui sottoporsi.
- La modalità Doppler è quella più utilizzata per monitorare lo stato di salute del feto. Di recente sono state immesse sul fiera apparecchiature che sfruttano modalità 3D e 4D, le quali offrono un’immagine più nitida dei lineamenti del nascituro e mostrano più chiaramente i suoi movimenti.
Avvertenze
- Tieni ben corrente che ad un medico possono volerci mesi oppure anni per apprendere ad interpretare nel miglior modo un’immagine ad ultrasuoni. I genitori, nonostante possano apprendere a capire (quandanche solo in minima parte) le informazioni fornite da un’ecografia, dovranno a tutti i costi abbandonarsi ad un abile per avere un quadro completo sulla salute del nascituro.
- Certi studi hanno dimostrato che questo tipo di esame non ha sempre un effetto confortante su una femmina gravida, almeno finché l’immagine non viene interpretata positivamente e l’ansia della femmina viene placata. La capacità di interpretare un’ecografia da parte della mamma dipende in gran parte dal proprio livello culturale e dallo stato pubblico; il risposta del medico deve essere dunque il più chiaro possibile in modo da non spaventare la femmina.
- Il pericolo superiore, per quanto riguarda un esame di questo tipo, è di abbandonarsi ad un personale scarso oppure che lavora con apparecchiature non proprio all’quota. La cognizione gioca un funzione capitale nell’chiarimento di un’immagine ad ultrasuoni ed i genitori dovrebbero essere messi informato che la diagnosi potrebbe non essere corretta al 100%. Le immagini riportate da un’ecografia sono fedeli dal 40 al 98% e dunque un risultato pratico non dà la cauzione assoluta che il bambino nasca esattamente intero. Certe anomalie sono estremamente difficili da individuare e la collocazione del feto può disturbare la cattura in esame di alcuni organi, come ad esempio il ardimento.
Fonti e Citazioni
- Stone, J. and Eddleman, K. The Pregnancy Bible. Second Edition,2011. Firefly Books
- Lumley, J. Through a Glass Darkly: Ultrasound and Prenatal Bonding. Birth, Vol 17, 4 1990.
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